SPECCHIO ATTIVO

2022

Specchio attivo

In mostra: Federica Terracina, Andrea Bennardo, Lorenzo Guzzini, Paolo Migliazza

 A cura di Andrea Marinelli

 La convergenza di tecniche, espressioni, architetture, narrazioni balza evidente all'arrivo in questo complesso prezioso che è Varallo Sesia.

Il Sacro Monte non esaurisce mai la spinta verso una gamma di prospettive variegatissime che portano la mente e le nostre percezioni sensoriali ad un'apertura al possibile più che mai contemporanea e vitale. La mostra esplora la possibilità di un confronto attivo con la grande opera che sovrasta Varallo. I quattro artisti proposti per questa collettiva riportano dettagli specchio, nicchie di riflessione, spioncini e punti di vista che isolano una possibile visione sul Sacro Monte scoperchiando un affascinante universo espressivo.

Specchio Attivo | 2022
installazione F_Terracina

 

Lorenzo Guzzini, artista e architetto, mette in mostra le sue sculture, dimore minime abitate dalla luce. Sono piccoli luoghi del silenzio che variano con il tempo, la pioggia, il sole. Nella sua poetica abitare un luogo è un'esperienza estroflessa che ha a che fare con l'interno e l'esterno degli oggetti e dei muri. Non siamo mai completamente all'interno di un luogo e, più importante della nostra presenza in un contesto, è il contesto stesso che palesa il suo passaggio nel nostro intimo. Questa visione meditativa e profonda è evidente nel pensiero dell'impianto urbanistico delle cappelle al Sacro Monte.

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Federica Terracina lavora con il tessuto, con il teatro, con il disegno e la pittura. E' proprio la relazione tra pittura e performing art che ci svela in questa sede. Sul foglio l'artista utilizza una tecnica mista che si confronta con le linee e col colore. Federica organizza gli spazi in modo naturale e corporeo tracciando una sorta di geografia anatomica legata alla danza, allo spazio del palco, allo spazio del movimento. E' sulla scia di questa riflessione sul corpo che nasce l'installazione tessile proposta in mostra. Le trame di questa stoffa sono conduttive, all'interno sono nascosti dei sensori di prossemica che interagiscono con la nostra posizione nello spazio. Il risultato è un suono che segnala la nostra presenza ed il nostro movimento. Il confronto tra i corpi, il girovagare alla ricerca dei punti di vista è un'esperienza ben legata al Sacro Monte dove il dispositivo è più che mai teatrale.

Paolo Migliazza è uno scultore dalla profondità plastica e narrativa. Le sue figure hanno un impatto espressivo che oscilla tra l'arcano ed il contemporaneo. Occupano lo spazio scenico in un'azione interrotta. Il punto di partenza è la solidità tattile di un materiale maneggiato, rimaneggiato, al contempo selvaggio il punto d'arrivo la potentissima soglia dell'incompleto. Un percorso scultoreo figurativo che si proietta nel contemporaneo proprio per la sua capacità di raccontare. Un naturalismo estremo che riporta inevitabilmente alla densità comunicativa al Sacro Monte di Varallo.

Andrea Bennardo è un artista, un collezionista, un accumulatore, un poeta dell'oggetto transitorio. La sua opera in imprevedibile perché soffre di una trasversalità compulsiva. Negli ultimi 8 anni ha costruito la Wunderkammerette: una collezione di centinaia e centinaia di oggetti d'arte racchiusi nei 70mq del suo appartamento. "Per conoscere le opere bisogna viverle" questa è la poesia reale di cui Andrea è portatore. Le sua serie di teche qui esposte, sono piccole case portatili che creano contesto. Si aprono, se ne spia l'interno da pertugi, crepe e plexi offuscati, si possono aprire e abitare per qualche istante. Chiuse, appoggiate non sono inerti, sono contesti autonomi, densissimi che chiedono un confronto al contesto in cui sono immersi. In questo senso le cappelle, dense di abiti, corredi, simboli, tecniche e racconti, sono teche nel bosco che ci mettono in relazione con le nostre narrazioni dell'intimo.